I Segreti Nascosti Nei Poster Dei Film
- Giada Maria Scarfiello
- 8 gen
- Tempo di lettura: 2 min
1. Il silenzio degli innocenti (1991)
La locandina di questo thriller iconico mostra il volto di Clarice Starling con una falena posata sulle sue labbra. Guardando più da vicino, l'addome della falena (una "Death's Head Hawkmoth") presenta un teschio formato da corpi umani intrecciati. Questo dettaglio è ispirato a una fotografia di Salvador Dalí e suggerisce la tematica della morte, che permea tutto il film. La falena stessa rappresenta la trasformazione, un tema centrale per il serial killer Buffalo Bill, che vuole trasformarsi fisicamente.
2. Pulp Fiction (1994)
La copertina di Pulp Fiction presenta Mia Wallace, interpretata da Uma Thurman, sdraiata su un letto con una pistola accanto. Il dettaglio interessante è la copertina del libro che sta leggendo, che in realtà è una rivista pulp, da cui il film prende il nome. Questo elemento richiama l’estetica rétro e i temi della narrativa pulp, caratterizzata da storie di violenza, crimine e intrighi, proprio come la struttura episodica e intricata del film.
3. Black Swan (2010)
La locandina di Black Swan presenta il volto di Nina Sayers, interpretata da Natalie Portman, con crepe che attraversano la sua pelle, come se fosse una porcellana rotta. Questo dettaglio allude alla fragile psiche della protagonista e al processo di disintegrazione mentale che subisce durante il film. Inoltre, i suoi occhi cerchiati di nero e il trucco intenso prefigurano la sua completa trasformazione nel "Cigno Nero" durante l’atto finale.
4. Requiem for a Dream (2000)
La copertina di Requiem for a Dream presenta un primo piano di un occhio umano, con una pupilla dilatata, che richiama l’ossessione e la dipendenza dei protagonisti. Questo dettaglio è un simbolo potente della dipendenza da droghe e della disumanizzazione che ne deriva. L'occhio potrebbe anche rappresentare un occhio vigile sulla spirale distruttiva che tutti i personaggi affrontano.
5. Jurassic Park (1993)
La locandina di Jurassic Park sembra semplice, con un logo che raffigura un teschio di dinosauro. Tuttavia, la scelta di questo simbolo non è casuale: suggerisce non solo la resurrezione di creature estinte, ma anche il pericolo insito nel cercare di giocare con la natura. Il minimalismo del design è in netto contrasto con la grandiosità degli eventi del film, aumentando l'effetto sorpresa per gli spettatori.
6. Get Out (2017)
La locandina di Get Out è minimalista ma d’impatto: presenta il volto del protagonista, Chris (Daniel Kaluuya), congelato in un’espressione di terrore, con una lacrima che scende lungo la sua guancia. Questo dettaglio della lacrima anticipa una scena fondamentale del film, in cui Chris è costretto all’ipnosi e incapace di reagire mentre è intrappolato nel “Sinking Place” (il "luogo sommerso").Il contrasto tra il bianco e nero della locandina rappresenta anche il conflitto razziale e l’ipocrisia della società in cui si muove il protagonista. La semplicità della composizione crea un senso di inquietudine che rispecchia perfettamente il tono del film.
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