Parthenope di Paolo Sorrentino si addentra nel tema della decadenza non solo come deterioramento estetico, ma come declino dell’anima e del corpo, ricalcando la poetica del regista con nuove sfumature. Parthenope e suo fratello Raimondo sono emblematici di questa esplorazione: incarnano due volti della stessa medaglia, due espressioni di un dolore esistenziale che li consuma, conducendoli a esiti opposti.
La 70ª edizione dei David di Donatello doveva essere una celebrazione, un anniversario simbolico del nostro cinema, della sua resilienza e del suo sguardo unico sul mondo. Ma ciò che si è svolto negli studi di Cinecittà è sembrato, a tratti, più un cortocircuito televisivo che una vera festa dell’arte. Una serata che ha alternato lampi di bellezza e potenza narrativa a momenti di autentico disagio e disorientamento. Ecco il racconto di tutto ciò che è successo — e che ha lasc
Quando Francis Ford Coppola si mise dietro la macchina da presa per realizzare Il Padrino, probabilmente non immaginava che avrebbe creato uno dei film più iconici e significativi della storia del cinema. Il Padrino non è solo una saga mafiosa, ma una profonda riflessione su potere, famiglia, sacrificio e destino.
Pedro Almodóvar firma una delle sue opere più stratificate, mature e politicamente dense. Non è solo un film sulla maternità, come si potrebbe pensare ad una prima visione superficiale: è un’opera multistrato che parla di identità, memoria collettiva, corpi narrativi, e del diritto di ogni essere umano a sapere da dove viene. Proviamo a leggerlo in modo totale, attraverso lo sguardo estetico, psicologico, simbolico e politico.
NANA, l’anime tratto dal manga di Ai Yazawa, è un’opera che parla della difficoltà di trovare il proprio posto nel mondo. Mescola musica punk, riflessioni sulla solitudine e, soprattutto, una continua ricerca di identità.
Una lattina che si apre. Un sorso lento, silenzioso. Un brindisi improvvisato tra sconosciuti o amici di lunga data. Nel cinema, la birra non è mai solo una bevanda.