The Critic: Un thriller che fatica a decollare, ma McKellen incanta
- Giada Maria Scarfiello
- 8 apr
- Tempo di lettura: 2 min
The Critic, diretto da Anand Tucker, è un film che porta sullo schermo la figura di un critico teatrale, interpretato da Ian McKellen, la cui carriera e personalità sono tanto affascinanti quanto spigolose. Ambientato nella Londra degli anni '30, il film si propone di esplorare le sfide e le tensioni di un uomo che, in un mondo di luci e ombre, si fa portavoce di un potere difficile da ignorare.
Nonostante la premessa intrigante e l’ambientazione d'epoca ben curata, il film non riesce a mantenere alta la sua promessa. La trama, infatti, presenta un terzo atto troppo affollato, che finisce per confondere piuttosto che per risolvere le tensioni narrative accumulate. Le sottotrame si perdono in un vortice di eventi che appaiono un po' forzati, e la mancanza di un giusto equilibrio tonale rende l’esperienza visiva meno coinvolgente.
Uno degli aspetti più interessanti del film è come esplora il mondo della critica d’arte, mostrando la spietatezza e la crudeltà che spesso contraddistinguono questo ambiente. La pressione di dover fornire un parere positivo è palpabile: i critici sono disposti a tutto pur di non suscitare polemiche o deludere il pubblico, e questo crea una dinamica di relazioni tossiche che alimenta il conflitto del protagonista.
La fotografia, le luci e i colori del film sono davvero spettacolari, con una cura maniacale dei dettagli visivi che richiamano, per alcuni versi, Babylon di Damien Chazelle. L'uso delle luci e dei toni caldi, che evocano l’epoca e l’atmosfera teatrale, arricchisce notevolmente l’esperienza visiva, regalando un'estetica che non passa inosservata.
Uno dei punti di forza del film rimane la straordinaria interpretazione di Ian McKellen, che riesce a dare vita a un personaggio complesso, mescolando intelligenza, crudeltà e vulnerabilità con grande maestria. La chimica con Gemma Arterton è un altro aspetto positivo, che, purtroppo, non riesce a compensare le carenze narrative del film.
Anche se il film esplora un periodo storico affascinante, non approfondisce abbastanza i temi sociali e i pregiudizi dell'epoca, lasciando spazio a un’introspezione che manca di spessore. La sua narrazione non riesce a fluire come ci si aspetterebbe da un thriller drammatico, spesso facendo sembrare la storia più pesante che avvincente. Il grande problema di questo film è la sua collocazione nel genere thriller, poichè decontestualizzato dalle ambientazioni tese e da misteri da risolvere, è un'opera ben realizzata, ma così non è, e di conseguenza può destare non poche perplessità.
In sintesi, The Critic è un film che avrebbe potuto essere molto di più, ma che fallisce nel mantenere una narrativa solida e ben strutturata. Nonostante ciò, grazie alla performance di McKellen, rimane un’esperienza che può soddisfare gli amanti della recitazione sopra ogni altra cosa. Se sei un fan di McKellen, vale la pena guardarlo, ma non aspettarti un capolavoro cinematografico.
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