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Se i David l’hanno ignorato, è solo perché Parthenope guarda altrove :tra le Pieghe di Parthenope, ci si sente a Casa.

In occasione della 70ª edizione dei David di Donatello, tenutasi il 7 maggio 2025 negli Studi di Cinecittà a Roma, vogliamo soffermarci su Parthenope, l'ultima opera di Paolo Sorrentino. Nonostante il film abbia ricevuto ben 15 candidature, tra cui quelle per Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Sceneggiatura Originale, non ha ottenuto alcun premio durante la cerimonia. Tuttavia, crediamo che Parthenope meriti attenzione e discussione, al di là dei riconoscimenti ufficiali.


Il Tema della Decadenza: Corpo e Anima

Parthenope di Paolo Sorrentino si addentra nel tema della decadenza non solo come deterioramento estetico, ma come declino dell’anima e del corpo, ricalcando la poetica del regista con nuove sfumature. Parthenope e suo fratello Raimondo sono emblematici di questa esplorazione: incarnano due volti della stessa medaglia, due espressioni di un dolore esistenziale che li consuma, conducendoli a esiti opposti.


La Sovversione del Mito di Parthenope

Parthenope, la sirena mitologica che dà nome alla città di Napoli, nel mito antico si toglie la vita per un amore non corrisposto, disperata per il rifiuto di Ulisse. In questo film, Sorrentino sovverte e riadatta il mito: è Raimondo, il fratello di Parthenope, a incarnare la fine tragica del personaggio mitologico, compiendo il suicidio che nella leggenda apparteneva a lei. Questa scelta narrativa enfatizza la comunanza e l'interdipendenza emotiva tra i due, suggerendo che la loro sofferenza è condivisa, sebbene con esiti diversi. Parthenope sopravvive, ma il prezzo da pagare è una vita di decadenza graduale e incontri che le sottraggono vitalità, mentre Raimondo sceglie l'annullamento totale.


L’Erosione della Giovinezza: Il Ruolo degli Incontri Maschili

Il regista evidenzia che ogni uomo che Parthenope incontra le ruba un po' di giovinezza, un tema che si ripete in ogni tappa della sua esistenza fino al 2023. Attraverso relazioni fugaci con figure maschili - un amico d'infanzia, un professore, un artista, un ecclesiastico - Parthenope vive un'erosione continua della propria vitalità. Questa sequenza di incontri maschili, ciascuno caratterizzato da un'influenza profonda e, a tratti, distruttiva, rinforza la metafora della giovinezza destinata a consumarsi.


Omaggio a Fellini: Il Viaggio Onirico e Introspettivo

L'omaggio di Sorrentino a La dolce vita di Fellini si manifesta in un viaggio altrettanto onirico e introspettivo. Come Marcello Rubini, Parthenope attraversa una realtà sospesa tra il sogno e il disincanto, popolata da perdonaggi simbolici e situazioni surreali che esplorano la vacuità e la ricerca di significato. Il viaggio esistenziale della protagonista si intreccia con momenti di bellezza e sofferenza, rappresentando la decadenza non solo come perdita fisica, ma come declino interiore, in un'eco ostinata della malinconia felliniana.


Il Gioco con gli Stereotipi di Seduzione e Potere

Il film Parthenope esplora non solo la figura femminile vista attraverso l'occhio maschile, rappresentata come una femme fatale che ammalia e consuma, ma anche come le donne percepiscono gli uomini: figure di poca resistenza, facilmente sedotte e dominate dai propri desideri. Sorrentino gioca con gli stereotipi di entrambe le visioni, rivelando la fragilità e le dinamiche di potere che esistono tra i generi, mostrando un mondo in cui la seduzione e l'incapacità di resistere si riflettono reciprocamente. Tuttavia, questi cliché vengono superati con la figura del professore, che rompe la dinamica tradizionale: non giudica Parthenope e non desidera essere giudicato a sua volta in questa relazione priva di giudizi. Svaniscono sia il desiderio che la carica sessuale, suggerendo che l'assenza di preconcetti permette di vedere oltre la semplice seduzione.


La Rivelazione dell’Antropologia: Un Concetto Profondo

Infine, Parthenope ci tormenta con una domanda ricorrente: cos’è l’antropologia? La risposta si svela solo alla fine, quando tutto è perduto. L’antropologia, suggerisce il film, è il momento in cui l’essere umano ha perso tutto: non c’è più desiderio, sessualità, giovinezza o vecchiaia, ma solo la capacità di apprendere il mondo con occhi nuovi, quelli dell’anima. È in questa condizione, priva di illusioni e privazioni materiali, che emerge la vera comprensione della realtà, portando a una percezione più profonda e spirituale dell’esistenza. Non può comprendere l’antropologia in età giovanile, perché ha tutto, ma quando diventa adulta e disillusa, ecco che il significato si svela.


Il Momento Cruciale con il Professore

Del resto, è proprio il professore che, nel pieno della giovinezza di Parthenope, quando lei durante un esame gli pone la domanda per la prima volta, dicendo che non ha capito cosa sia l’antropologia, ottiene invece che 30, 30 e lode. Non era pronta ed era giusto così.


Celeste: Un'Interpretazione Che Conquista i Cuori

Le performance di Celeste in Parthenope sono davvero magnifiche, una vera rivelazione che ha conquistato il cuore di tutti. L'attrice riesce a interpretare Parthenope con una grazia e una forza emotiva uniche, portando in scena un personaggio che, pur attraversando una continua decadenza, riesce a mantenere una bellezza struggente e magnetica. Ogni sua scena è un'esplosione di emozioni, una danza tra vulnerabilità e potenza interiore che tocca le corde più profonde dello spettatore. Celeste non solo dà vita al personaggio, ma riesce a farlo entrare nei cuori di chi guarda, in una performance che rimane impressa per la sua sincerità e delicatezza. Accompagnata dalla struggente "Era già tutto previsto" di Riccardo Cocciante, la sua interpretazione acquista un'intensità ancora maggiore, rendendo ogni momento del film ancora più carico di significato. È impossibile non restare coinvolti e commossi dal suo talento straordinario, che ha reso Parthenope un'esperienza cinematografica davvero indimenticabile.


L'Esperienza di Parthenope: Un Linguaggio Complesso

L’esperienza di Parthenope non è immediata: il film si sviluppa con un linguaggio simbolico e astratto che richiede uno spettatore attento e aperto a cogliere le sfumature dei temi. Tuttavia, è proprio questa complessità a rendere la pellicola un’opera significativa, capace di offrire riflessioni profonde sull’identità, sulla perdita e sul fascino doloroso della giovinezza.


Ecco dove puoi vedere Parthenope:

  1. Netflix Italia: disponibile in streaming dal 6 febbraio 2025.

  2. Apple TV: disponibile per acquisto o noleggio.

  3. Amazon Prime Video: disponibile per acquisto o noleggio.

  4. Fandango At Home, FlixFling, Plex: disponibili per acquisto o noleggio.

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